giovedì 29 aprile 2010

Il lavoro e le gru

L'articolo 1 della Costituzione Italiana dice:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". 
Purtroppo, ultimamente, le fondamenta della Repubblica Italiana stanno traballando perché di lavoro ce n'è sempre meno.
Molti si rassegnano, molti altri cercano forme originali di protesta, visto che i tradizionali scioperi non producono effetti soddisfacenti.
I primi sono stati lo scorso mese di agosto gli operai dell'INSSE che sono saliti su una gru e ci sono rimasti per molti giorni fino a quando hanno ottenuto le garanzie che chiedevano (LEGGI L'ARTICOLO - GUARDA IL VIDEO 1ª PARTE (inizia al minuto 2:50") - 2ª PARTE - 3ª PARTE - 4ª PARTE).
Da allora molti lavoratori sono saliti sulle gru, sui tetti, sulle torri come quelli dell'ISPRA (GUARDA IL VIDEO), i precari della scuola di Benevento, ecc.
Questi episodi, in Italia, sono ormai all'ordine del giorno. I giornali e gli altri mezzi di comunicazione ne danno notizia e la gente sembra essere sensibile. Radio Articolo 1 (ASCOLTA) una radio dedicata appunto ai problemi del lavoro e dà ampio spazio a queste rivendicazioni.
L'ultima forma originale di protesta è l'isola dei cassintegrati (VAI AL SITO), sull'idea format tv "L'isola dei famosi. Questi lavoratori si sono ritirati sull'isola deserta dell'Asinara, in Sardegna, per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sulla loro situazione precaria (VAI ALLA VIDEO GALLERY).
  • Cosa ne pensate?
  • Qual è la vostra situazione lavorativa?
  • Avete mai partecipato a forme di protesta? Quali?
  • Quale sarebbe, secondo voi, la soluzione?

2 commenti:

  1. L'ultimo video é molto triste,la situazione del'homme piangiando dove essere veramente dificile.
    La mia situazione lavorativa é buona, ho un buon lavoro che me piace e mio marito anche.
    Non ho avuto mai la posibilitá di participare in una protesta di lavoro perche penso che io e i miei colegui siamo molto conformisti.
    Mercedes

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  2. Credo che la crisi sia un grave problema al giorno d´oggi. Si tratta di una crisi internazionale. Perciò c´è molta gente che non ha un lavoro per poter vivere, per pagare le bollette, per comprare il cibo... In questo momento io ho un lavoro e sono contento, ma mi preoccupo della gente che non ce l´ho. Si deve creare più lavoro per migliorare questa situazione economica. Nel frattempo, mettersi in sciopero è una forma di protesta fino a quando si trova una soluzione.

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