martedì 24 marzo 2009

E io, come parlo?

Si avvicina il periodo degli esami e come sempre iniziano le preoccupazioni.

Si fanno esercizi, si memorizzano tabelle di verbi regolari e irregolari, si ripassa il dizionario, eccetera.

Ultimamente, nelle Escuelas Oficiales de Idiomas in Spagna, per gli esami si applica il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). Si tratta di un testo pubblicato dal Consiglio d'Europa in cui sono raccolti in sintesi i più importanti lavori di ricerca per quanto riguarda l'apprendimento, l'insegnamento e la valutazione delle lingue straniere.
È un testo molto interessante ma purtroppo, per un non addetto ai lavori, è una lettura troppo tecnica e poco utile.

Comunque, grazie al lavoro dei nostri colleghi della EOI di Málaga (ciao, Víctor!) tutti gli studenti possono farsi un'idea molto concreta dei livelli del QCER e confrontarlo con il proprio e con quello di un madrelingua.
Come? Basta cliccare qui e si apre una pagina dove si possono ascoltare degli apprendenti di molte lingue e di diversi livelli che descrivono delle vignette.


Provate a descrivere anche voi le vignette e poi confrontate il vostro livello di italiano (o di altre lingue) con quello del QCER.

Qual è il vostro livello? Vi sembra utile questo strumento? Fatecelo sapere!

2 commenti:

  1. Ciao! Io sono una studentessa della EOI di Ciudad Real. Sto nel primo corso di italiano e guardo spesso questa pagina ma non scribo mai. Ho guardato l'altra pagina e ho ascoltato i nivelli di gli studenti nelle differenti lingue. Mi sembra un buono strumento sopratutto per guardar la evoluzione quando si impara un idioma.
    Mi dispiace perchè il mio nivello non è ancora buono!!!

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  2. Veramente gli spagnoli non abbiamo in generale un concetto buono del nostro livello quando parliamo in una lingua straniera, ci vergognamo tantissimo...e invece, questo non accade con altre nazionalità, che parlano in altre lingue benché non dicano tutto bene. Questo mi succede anche, ma dipende della fiducia che abbia nella lingua; checché se ne dica, si é più coraggioso a parlare italiano che a parlare inglese (per uno spagnolo), perché c'é sempre una possibilità d'indovinare la parola...
    E non scrivo di più, perché devo continuare con il lavoro...

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