giovedì 5 novembre 2009

Memoro

Franco Nicola, Lorenzo Fenoglio, Valentina Vaio, Luca Novarino sono stati i creatori della Banca della Memoria, iniziativa che si è diffusa rapidamente anche in Spagna, Germania, Francia, Argentina e Stati Uniti.

Si tratta di un sito in cui vengono raccolti i racconti in video di persone che hanno vissuto nel secolo scorso sugli argomenti più diversi della quotidianità.

Ci sono anche testimonianze di alcuni personaggi famosi che hanno voluto dare il proprio contributo. Le interviste sono divise in diversi argomenti oppure si possono seguire itinerari.

L'iniziativa di questi giovani italiani è stata pubblicizzata da diversi mezzi di comunicazione che gli hanno dedicato un certo spazio.

Leggete l'articolo e guardate il video per conoscere l'iniziativa e i promotori (ARTICOLO
- VIDEO)

  • Cosa vuol dire "memoro"?
  • Di dove sono i ragazzi che hanno avuto questa splendida idea?
  • Vi ricordate i racconti dei vostri nonni?
  • Di cosa vi parlavano?

1 commento:

  1. I MIEI NONNI

    Non ho conosciuto i miei nonni. Entrambi sono morti prima della mia nascita. Invece ho conosciuto le mie nonne, ma la storia dei miei nonni è più interessante.

    Mio nonno Antonio ( il padre di mio padre) abitava a Calzada de Calatrava, un piccolo paese in provincia di Ciudad Real. Li aveva un negozio di scarpe. Quando è iniziata la guerra civile spagnola ha dovuto andare a Madrid perché il suo negozio è andato in rovina. Per sopravvivere ed affinché la sua famiglia non avesse fame, mio nonno ha fatto piccoli lavori e commissioni alle due fazioni: ai fascisti della “Falange” e anche agli anarchici della C.N.T., perció è stato inseguito da tutte e due, ma ha avuto anche amici dappertutto e perció si è salvato dalla morte. Dopo la guerra è ritornato a Calzada e ha continuato a lavorare con le scarpe.

    Mio nonno Camilo (il padre di mia madre) abitava a Ciudad Real. Era militare repubblicano. Mi sa che era capitano oppure “alférez”. Durante la guerra non è stato nelle trincee. Ha fatto finta di essere malato. Si é gettato giù per un terrapieno è si è rotto una gamba. Nel fondo del suo cuore era di destra. Dopo la guerra è stato fatto prigioniero dai fascisti per un anno. Ha avuto un consiglio di guerra ma si è saltavo dalla morte perché mia nonna aveva tanti amici monarchici e della destra, ed anche per non avere fatto la lotta nelle trincee.

    Abbiamo conosciuto queste storie pochi mesi fa. Mia sorella ha fatto un’indagine per un lavoro di Antropologia. È molto strano. Tutta la vita abbiamo pensato che mio nonno era stato fatto prigioniero dai repubblicani. Ci hanno detto una bugia quando eravamo bambini. Perchè? Penso per paura.

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